Festival di Sanremo 2021: Meravigliosamente “Positivo”

Finalmente ci siamo, la serata finale è arrivata.

L’atmosfera è elettrica e la mente piena di note, di melodie più o meno orecchiabili.

Manca pochissimo ed il vincitore sarà proclamato. Era consuetudine passare questa bella serata insieme agli amici bevendo, mangiando, ridendo e pronosticando il vincitore o la vincitrice ma purtroppo quest’anno tutto ciò al quale eravamo abituati non si è potuto fare. Poco importa, l’emozione è comunque la stessa. Si condividerà attraverso i social.

La serata viene aperta dalla banda musicale della Marina Militare che, con l’Inno di Mameli, ci fa alzare tutti all’impiedi e cantare, compresi gli orchestrali di sala. Un momento molto toccante anche per quello che stiamo vivendo con la pandemia.

Si sono susseguite tante canzoni intervallate da bei momenti d’intrattenimento con quadri surreali, risate, leggerezza ed anche da argomenti importanti.

Fiorello inizia e finisce la Divina Commedia in 5 secondi e così anche il Festival durato cinque serate è già volato via.

L’emozione si è quasi toccata con mano quando Ornella Vanoni scende le scale e comincia a cantare i suoi grandi successi. Icona della musica leggera ci ha ricordato che la musica non invecchia mai a qualsiasi età si può continuare a cantare scuotendo i cuori. Impegno, dedizione, costanza, concentrazione: bellissimo il monologo di Zlatlan Ibrahimovic di cui i giovani dovrebbero farne tesoro e motto di vita. Inaspettato il Premio Città di Sanremo a Fiorello che rimane inverosimilmente senza parole offrendolo poi a tutti coloro che hanno contribuito ad arrivare alla quinta serata del Festival.

 

Arriva sul palcoscenico Umberto Tozzi, un tuffo nei ricordi dell’adolescenza. Star internazionale che rivediamo nuovamente con piacere sul palco di Sanremo. Capelli un po’ imbiancati ma la voce sempre la stessa, emozionante ed unica.  “Ti amo”, “Stella stai”, “Tu”, “Gloria” sono alcune mitiche canzoni intramontabili che ha riproposto e che hanno fatto innamorare tante persone.

 

Tante polemiche, Festival Sì Festival No; pubblico Si pubblico No; ma alla fine quello che ha avuto davvero importanza è stata la Normalità. Cinque giorni per staccare dalla triste realtà che viviamo quotidianamente per rifugiarci in quella Normalità che tutti aspettiamo di tornare a vivere.

Festival di Sanremo sicuramente unico e ben strutturato nella sua programmazione senza eccessivi e noiosi appesantimenti. Alleggerito involontariamente del suo pubblico è riuscito ugualmente a mantenere un livello di ascolto quasi costante con alcune punte massime con l’inarrestabile Fiorello.

Manifestazione completamente rinnovata dai social e dalla tecnologia come ad esempio l’ologramma di Mollica. Si canta l’amore in tanti modi ed anche la rabbia come forma di ribellione alle limitazioni imposte dalla pandemia. C’è stato spazio per tutti. Sono passati messaggi sociali importanti e di attualità insieme a momenti leggeri sapientemente distribuiti che non hanno annoiato ma al contrario divertito gli spettatori “casalinghi”.

 

Altro particolare importante è che a vincere il Festival della canzone Italiana è stato un gruppo rock (Maneskin con la canzone “Zitti e buoni”). Mai successo prima.

Una nuova era è iniziata, meravigliosamente “Positiva”.