IL “BUCO” SULL’ACQUA

Scritto da: Nello P. – Freelance Writer

Avete mai visto un buco sull’acqua? Probabilmente no. Avete mai provato a fare un buco sull’acqua sperando di lasciare traccia? Certamente si, ma senza riuscirci.

L’acqua, allo stato liquido, non ha forma. Eppure una cosa del genere esiste, lo hanno realizzato.

Sicuramente non è stato Mosè che con le acque ci sapeva fare. Lo hanno prima pensato, disegnato sulla carta ed alla fine costruito nella realtà. Non è stata cosa semplice e neanche economica.

Uruguay, costa di Rocha, nuovo ponte circolare sulla Laguna di Garzon.

Questa singolare “Struttura” si trova a circa 160 km da Montevideo e consente agli automobilisti di potersi recare più rapidamente verso l’interno del territorio senza dover percorrere tutta la costa attraversando così facilmente e direttamente la stessa laguna.

 

Prima della costruzione del ponte, le due sponde erano collegate da un piccolo traghetto (chiatta motorizzata) che adesso probabilmente è stato posto in disarmo ed il suo equipaggio liquidato. Qualcuno scrisse: Il fine giustifica i “mezzi” e noi aggiungiamo “di trasporto” se ci è consentito.

Il progetto è stato redatto dal famoso architetto uruguaiano Rafael Viñoly Beceiro naturalizzato statunitenze. Il suo studio “Rafael Viñoly Architects PC” si trova a New York.

Lui sostiene che “La forma circolare del ponte è stata pensata anche per inserirsi in modo armonico nell’ambiente, realizzando di fatto una “laguna artificiale” dentro la “laguna naturale”.

 

Ma il principale motivo che ha generato questa particolare geometria costruttiva del ponte è da ricercarsi nell’aspetto funzionale della struttura che, con le sue evidenti curve, obbliga gli automobilisti, provenienti da strade rettilinee, a rallentare notevolmente riducendo così in modo drastico il pericolo di incidenti. Per questo motivo il “Puente Laguna Garzon” è stato etichettato “UTILE”.

Dal nostro punto di vista, l’unica pecca è rappresentata dal fatto che non è stata realizzata una vera e propria rotatoria ma solo due strade distinte e separate, diametralmente opposte, che non consentono agli automobilisti di godere della vista completa del panorama circostante.

Però, con questa ardita scelta geometrica, hanno “fatto centro” o più precisamente “ IL BUCO SULL’ACQUA” (basta guardare dall’alto verso il basso su Google Maps).

In Italia purtroppo tutto questo non è accaduto riguardo la realizzazione del Ponte sullo stretto di Messina. Questo perché si sta ancora aspettando che la Sicilia si avvicini il più possibile allo “Stivale” in modo avere le stesse condizioni progettuali Uruguaiane. Attualmente l’unico ponte che abbiamo è quello virtuale che oserei tranquillamente etichettare “VUOTO PER PIENO”.

“Collegare o Non Collegare”. Questo è stato e sarà il nostro “Problema”.

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