Meno vetri rotti ….

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Meno vetri rotti…

Camminare.
Quanto é bello camminare! Soprattutto in quelle giornate soleggiate simili a risvegli di primavera e diciamolo: nel nostro territorio capitano anche a Novembre.
Quando passeggio ahimè mi manca qualcosa… Non so a voi ma a me manca un po’ di poesia.
Nelle piazze vedo pochi bambini… Ginocchi non più “sbucciati”, le urla e frasi del tipo :
” Ferma la palla! Fai passare la signora… “.
Penso che manchi un po’ a tutti… quella mezza paura di dove andrà la palla? Non troppo in alto! E alla fine la mamma che ti chiama per l’ ora di pranzo.
A parte la nostalgia di un bel ricordo… non riesco più a vederlo riproposto adesso, nei bambini moderni, emozioni che sono state sostituite evidentemente da altro.
Sarà capitato a tutti di vedere quei film di mezzo stampo americano dove la palla va sempre a rompere il vetro di una innocente finestra.
Quei pezzi di vetro facevano battere il cuore di un bambino in bilico tra divertimento e paura… e poi il fatidico quasi shakespeariano:
Chi é stato? che rimetteva all’ attenti.

Insegnava a prenderci le nostre responsabilità, e ci trasmetteva il senso di squadra quando in coro si diceva : siamo stati tutti !!!

Ci addestrava per capire quanto avremo sudato per qualcosa, ma avere comunque la soddisfazione di avercela messa tutta… E quando faceva buio si rientrava a casa. Vedevamo il sole tramontare sulla nostra pelle e sul nostro animo ingenuo. Si facevano ricerche al tesoro, ci si nascondeva in posti inimmaginabili per poi ritrovarsi!

Sì il rumore di quei vetri era quasi musica…
Oggi forse l’unico vetro che si romperà sarà quello di un touchscreen caduto a terra per sbaglio dalle mani di un bambino.
La luce riflessa negli occhi dei nostri bambini é bianca e non giallo arancio come quella del sole…
E allora ogni tanto camminiamo e facciamoci baciare dai suoi raggi.

La tecnologica è un bene … ma non può sostituire la luce del tramonto… L’ ardore di una corsa… L’ emozione di una vittoria.

Quelle dolci piccole canaglie che invece di riprendersi col cellulare o giocando a fare gli adulti cattivi… frantumavano in cocci oggetti per sbaglio…

Nemmeno quello puó essere sostituito… suono dolce e così tanto scongiurato dalle vicine:
quello dei tanti piccoli pezzi di un vetro rotto… 😉

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E voi?Siete d’accordo ? Avete qualche bel ricordo dell’ infanzia da raccontare? Giochi tipici del vostro paese fatti per strada ? Commentate…

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