Ho cercato sempre di capire ma non ci sono mai riuscita.
Mai.
Cercando olocausto/Sicilia binomio che è balzato in testa per caso una sera, ho scoperto che anche dei siciliani sono stati deportati e che alcuni autori si sono occupati di approfondimenti in tal senso.
Potrete fare ricerche in merito.
Siciliani o no è impossibile ignorare il passato e i fatti ( passato non tanto lontano dagli orrori di oggi).
È un luttuoso ricordo che appartiene a quelli che ancora sono rimasti esseri umani .
È doveroso.
Immagino la neve che cade sul suolo grigio e il fissare il muro ore ore mentre ci si sente nudi… nudi dentro… E tritati dal biasimo
Stasera avrei potuto scrivere e condividere la mia angoscia riguardante la Shoah e tanto altro… ma non riesco…nei meandri della mia scatola d’infinito ricordo però che a scuola quand’ ero bambina la maestra ci fece studiare questa poesia:
Son morto ch’ero bambino
son morto con altri cento
passato per il camino
e adesso sono nel vento.Ad Auschwitz c’era la neve
il fumo saliva lento
nel freddo giorno d’inverno
e adesso sono nel vento.Ad Auschwitz tante persone
ma un solo grande silenzio
che strano non ho imparato
a sorridere qui nel vento.Io chiedo come può l’uomo
uccidere un suo fratello
eppure siamo a milioni
in pol vere qui nel vento, in polvere qui nel vento…Ancora tuona il cannone, ancora non è contento
di sangue la belva umana e ancora ci porta il vento e ancora ci porta il vento…Io chiedo quando sarà che l’ uomo potrà imparare
a vivere senza ammazzare e il vento si poserà e il vento si poserà…Io chiedo quando sarà che l’ uomo potrà imparare
a vivere senza ammazzare e il vento si poserà e il vento si poserà e il vento si poserà…Francesco Guccini ” Auschwitz “
Alla fine feci una prosa…non la solita noiosa prassi dopo una poesia.
Feci una prosa con la mia coscienza:
Non
Avrei
Mai
dimenticato…
E poi dicono che la poesia non serva a nulla.
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