Taormina, poesia d’autore

La località di Taormina è talmente famosa che si potrebbe pensare: è davvero necessario l’ennesimo articolo che decanta le bellezze della cittadina siciliana? Non sappiamo già tutto quello che c’è da sapere?
Eppure, il fascino di Taormina continua ad attirare isolani e turisti da tutto il mondo. Chiunque trascorra qui anche solo qualche ora, proverà l’intenso desiderio di tornare e non potrà non condividere il gusto dei momenti trascorsi,sperando di mantenerli vividi nella memoria.

Indovinate un po’ … mi trovo a Taormina e desidero condividere con voi le emozioni di quest’avventura!

Ringrazio, per l’eccellente ospitalità, l’Albergo “Vello d’Oro” che, dal 1969, continua a regalare emozioni d’autore! Tutta la costruzione, infatti, segue il progetto “globale” del grande Artista Giuseppe Cuscona che, con maestria, ha realizzato architetture e spazi a ridosso di un costone di roccia.
Che gioia per me e per gli altri turisti poter godere dello splendido scenario che si può’ ammirare dalle terrazze dell’albergo! Il mare, in basso, sembra una tavola blu, su cui un pittore, con grande maestria, ha tracciato lievi scie e piccole increspature a pelo d’acqua. Sento che potrei passare qui l’intera vacanza! Le stanze ed i corridoi di tutto l’albergo si presentano come una galleria d’arte; le opere, che raccontano le passioni del Cuscona, non sembrano disturbare l’ambizione di vacanza dei visitatori ma, in maniera silente, aggiungendo bellezza a bellezza, deliziano il lato artistico insito nell’animo umano.
Questo articolo trae ispirazione da tale ambiente. Ospite nella stanza 352, preso dal desiderio di usare quella scrivania antica, di legno scuro, pregiato, non solo per appoggiarvi il cellulare e i souvenir, mi sono chiesto cosa si provasse a scrivere lì, in quella camera, con quella vista mozzafiato… E le parole hanno iniziato a fluire.

Passaggio obbligato è stato il BAMBAR, per gustare una granita artigianale davvero unica!

Al BAMBAR è, infatti, banale parlare di “VariGusti”; vari(e) sono le sensazioni gustative che si scatenano fin dal primo assaggio del nettare fresco preparato, con estrema semplicità e cura, da uno staff gentile e sempre disponibile.

Sembrerebbe, ad esempio, che la granita Nutella & Panna susciti emozioni poetiche, anzi quasi dionisiache: le palpebre si chiudono, pur non volendolo, per darci modo di assaporare il piacere con maggiore intensità; le orecchie si ovattano e una musica ci culla dolcemente, mentre continuiamo ad affondare il cucchiaino in un composto che, vorremmo non finisse mai; i gesti si fanno lenti e ripetitivi; ci estraniamo; il piacere ci mozza le parole sulla punta della lingua. Cala il silenzio.
All’ultima cucchiaiata della delizia, comodamente seduti al tavolino, siete certi di non aver vissuto solo un’esperienza culinaria e si rischia di esclamare: “Che gran(V)ita!” Rischio seriamente di ordinare il bis, ma pago in fretta e vado via. Avrò così un buon pretesto per tornare!
Solo chi è già stato al BAMBAR sa che non esagero definendo una ‘bontà poetica’ la superba granita che vi si può trovare.

Passeggiando senza fretta, passavo e ripassavo dalla Piazza IX Aprile. Qualcosa mi attirava, come una calamita. Ancora adesso, a ben pensarci, non saprei scrivere cosa fosse con esattezza. Forse lo spettacolare panorama della baia di Naxos, ancora più suggestivo al tramonto; o, forse la sensazione di riuscire a smarrirmi tra i mille volti dei passanti, abbronzati, felici, che non badavano né al tempo né a tristi preoccupazioni; rapaci di emozioni. Che invidia!

Un’altra forte emozione è stata la mia serata all’International WUNDERBAR: il sound, armoniosamente costruito dalla batteria del Maestro Bonaventura, dal basso del Maestro Vinci ed dal piano del Maestro Ferrari, è riuscito, pur essendo ancorato al terreno, a sradicare l’intera piazza e a trasportarla in alto, per farla navigare nei cieli notturni sopra il mare di Taormina. Vedere la gente di tutto il mondo ballare al ritmo della musica, sentire celebri brani adattati alle emozioni del momento, mi ha regalato un ricordo che porterò sempre con me.

Mi sono chiesto, a volte, se il tempo esista a Taormina! Sembra che si lasci distrarre anch’esso dalle meraviglie del panorama, soprattutto in questo periodo estivo e dimentichi di scorrere, com’è suo dovere. E, mentre lo penso, dal teatro greco, sento un coro di fan dei NEGRAMARO cantare: “Se potessi far tornare indietro il mondo, farei tornare poi senz’altro te…”

Taormina tocca i cuori di tutti, grazie agli ingredienti di cui si è arricchita negli anni. Lo spirito della bella cittadina vive nella grande moltitudine di etnie che la visitano. Una folla internazionale di sorrisi ed occhi luminosi che si contagiano a vicenda. Mi viene in mente quel vecchio adagio che recita che “tutto il mondo è paese” e potrei affermare che questo paese è “TAORMINA”.

Un ringraziamento speciale a Creta Ornis
per la stesura di quest’articolo

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