WIND OF CHANGE

Rubrica Art&Culture by Creta Ornis

…e la settimana scorsa, una mattina come le altre, d’un tratto era scomparso.

photo_2016-11-11_10-09-19Il murales di fronte casa, il sorriso beffardo di Joker, inquietante e minaccioso, che, credevo  mi  parlasse. A volte, mi ricordava semplicemente come affrontare la giornata: “Mettiamo un bel sorriso su quel faccino!”, altre volte, un po’ più’ tetro, sardonico, pareva mi sussurasse che ‘ nessuno esce vivo dalla vita’. Nemmeno lui,a quanto pare. D’altronde, forse era già preparato: “ Ora gli servi.. Ma tra un po’ .. ti cacceranno via”. Via Joker,via ghigno malefico, via caro amico! E così , mi sono ritrovata a pensare al cambiamento, che è, forse, una delle vere, reali, concrete leggi della natura. “Panta rei” dicevano i greci, e già mentre scrivo nero su bianco, i miei pensieri cambiano, si evolvono e nulla resta uguale.

Oggi più che mai: Umberto Veronesi, luminare di medicina, si è spento; il popolo americano ha voluto fare un “salto nel vuoto” affidandosi alle mani di un magnate come Trump; abbiamo messo al bando l’olio di palma, la farina bianca e la carne rossa che prima consumavamo abitualmente( inconsapevoli dei rischi sul nostro organismo).

Siamo la generazione del contratto a progetto, che non avrà mai il posto fisso, che non metterà mai su famiglia ma intanto ‘prova’ la convivenza, che non comprerà casa, che non farà figli, che teme la vecchiaia più della povertà e prova,con ogni mezzo, a fermare il tempo sul proprio volto; la generazione che insegue l’apparenza più della sostanza, che non compra libri ma paga a  rate l’ultimo i-phone; la generazione che non sogna di  girare il mondo perché ha impostato l’obiettivo in modalità selfie, la generazione che critica ciò su cui domani metterà like, perché, si sa, la moda cambia.

La parete grigia,anonima,triste sotto casa mi ha dato lo spunto per pensare al cambiamento in maniera più intima, pensando a com’è  stata rivoluzionata negli ultimi anni,mesi,giorni la mia vita e quella dei miei cari.

Macchine, case, persone, punti di riferimento crollano sotto le scosse dei terremoti e degli eventi. E perdi tutto. In una frazione di secondo.

Siamo tutti appesi ad un sottile filo di stabilità,come equilibristi di una esistenza in cui non puoi fermarti a fissare il baratro che è  sotto di te  o rimanere immobile, inchiodato all’abitudine, che è peggio della morte. Dobbiamo essere coraggiosi e continuare a camminare! Costi quel che costi! E non importa se alcuni sogni tardano ad avverarsi, e non importa se, certe mancanze pesino sul cuore più di un macigno,e non importa se alcuni progetti sono diventati coriandoli, portati via dal vento autunnale e alcuni amici si sono dissolti come pupazzi di neve al sole..

Non permetterò mai che la mia vita diventi una parete grigia, priva di sogni e speranze. La vita di chi ama è sempre piena, la vita di chi spera è sempre rosea,che la tempesta prima o poi si placa e l’arcobaleno torna a splendere; la vita di chi corre rischi è sempre nuova, stimolante e divertente e il  domani non è un mostro che fa paura, ma è sempre un giorno buono per ricominciare.

 

 

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